Località | Roncofreddo (FC) |
Periodo | 2009 |
Committente | Comune di Roncofreddo (FC) |
Progetto | archemstudio s.ass. (Arch. M.Carli, Arch. E.Contini) |
Superficie | ST= 10.450 mq – SF= 8.000 mq |
Livello di Progetto | Preliminare |
Tipo di Progetto | Architettonico |
Qualifica dell'intervento | Nuova realizzazione |
Il nuovo complesso scolastico è da realizzarsi su di un'area identificata dal Comune di Roncofreddo avente destinazione urbanistica a servizi pubblici.
L'obiettivo del progetto è quello di assolvere all’esigenza di realizzare una nuova struttura per l’infanzia (0 – 6 anni) da adibire ad asilo nido e scuola materna, nonché realizzare tutte le opere pertinenziali. La progettazione prevede di ospitare n. 52 bambini di età compresa fra 0-3 anni nella struttura per l’asilo nido e n. 84 bambini nella di età compresa fra 3-6 anni nella struttura per la scuola materna.
La progettazione vuole soddisfare esigenze di carattere pedagogico-sociale, mette in comune spazi connettivi e servizi generali come le cucine, i servizi tecnici, la centrale termica e le lavanderie, pur consentendo la possibilità di gestire gli spazi educativi nell’ambito delle rispettive competenze tra asilo nido e scuola materna. La struttura prevede inoltre spazi destinati a centro giochi con possibilità di ospitare i genitori. La pianificazione degli spazi interni si sviluppa sulla base dei seguenti elementi fondamentali:
Realizzare ambienti raccolti, tranquilli, per svolgere attività di conversazione, lettura, gioco individuale o di gruppo ristretto, dove il bimbo possa appartarsi o stare da solo; gli stessi ambienti saranno ben delineati ed organizzati, mediante arredi e materiali per attività specifiche (angoli o centri di interesse); offrire locali, di dimensioni più consistenti, per il gioco libero e per lo svolgimento di esercizi di psicomotricità e gioco senso-motorio. Per l'economicità dell'intervento si prevede tutta una serie di spazi comuni all'asilo nido e alla scuola materna. Vengono invece separati gli spazi più prettamente dedicati al nido da quelli relativi alla materna.
Il lay-out propone la collocazione delle sezioni, quali unità pedagogiche, arretrate rispetto alla distribuzione principale, per essere filtrate dai relativi spazi di servizio, igienico-sanitari e di spogliatoio, e ottenere un miglior isolamento acustico evitando indesiderate interferenze esterne. L’entità sezione è pensata come nucleo autosufficiente le cui attività, anche di servizio, si sviluppano al proprio interno, in modo da avere un maggior controllo e una miglior gestione degli spostamenti dei bambini. Nelle stesse sezioni si prevede che gli spazi possano essere articolati in più angoli per attività finalizzate alla stimolazione senso-motoria sia di piccolo che grande gruppo.
Nelle aule del nido gli ambienti dormitorio sono previsti in modo che possano essere facilmente oscurati, e le zone di igiene e pulizia sono sempre contigue al soggiorno e alla zona letto.
Grande importanza viene data alla luce naturale, da cui la soluzione di realizzare ampie aperture verso l'esterno. Per dar maggiore enfasi al piccolo quale protagonista dello spazio a lui dedicato, vengono previste bucature di dimensioni e altezze adeguate, in modo che possa avere un rapporto costante e privilegiato con l'ambiente naturale esterno.
Le varie attività educative si proiettano dall’interno verso l’esterno: lo spazio esterno è considerato una vera estensione dell’ambiente interno. Per ogni aula è prevista un'area esterna di pertinenza, filtrata da una zona coperta; raggiunto il proprio giardino si ha una zona giochi per i bimbi e una zona ombreggiata, tutto nell'ottica della massima flessibilità anche all'esterno, nell'utilizzo dello spazio.
In posizione più separata vengono previsti gli spazi di servizio e gli ambienti tecnici, i quali sono previsti anche con accessi indipendenti in modo da evitare interferenze con le attività più propriamente didattiche.
Il volume dell'edificio è concepito come un evolversi dell'ambiente naturale da cui prende vita. Inserito nel naturale andamento del terreno, lo segue e ne rende la continuità. Una sorta di nastro che si snoda dal terreno.
La composizione architettonica della struttura è concepita come successione di moduli delimitati da setti murari che ne contengono la pendenza della copertura, la quale si sviluppa secondo la forma organica dell'andamento del terreno. La copertura diventa un vero e proprio tetto giardino così da avere la massima integrazione ambientale col contesto naturale in cui si inserisce. Tramite soluzioni di controllo ambientale passivo la struttura prende forma e si rivela all'esterno.
Immaginando l’intervento in termini di colloquio con l’ambiente, particolare attenzione viene rivolta ai temi fondamentali che guidano le progettazioni di “Architetture Sostenibili” con riferimento agli aspetti inerenti la coibentazione termo-acustica dei locali, l’impiego di materiali propri della bio-architettura e all’utilizzo di tecnologie alternative quali i pannelli fotovoltaici.
Si prevede la realizzazione dell’impianto di climatizzazione che utilizza la geotermia e sfrutta i pannelli fotovoltaici per ottenere l’energia elettrica necessaria nonchè pannelli solari per il riscaldamento dell'acqua. In questi termini si vuole porre la scuola quale esempio che stimoli la sensibilità verso queste argomentazioni e si prevede una zona dove esporre elementi, grafiche, scritti informativi di tale attività.
Vengono previste soluzioni che prevedono sistemi di ventilazione naturale, strutture e pareti ventilate, per garantire il comfort ambientale in inverno ed estate e per una corretta regolazione del microclima interno.
Nelle strutture non saranno presenti impianti di riscaldamento a ventilazione ad aria forzata.